Il ‘logos chirurgico’ e l’educazione come hand-werk
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Abstract
Il contributo affronta la questione delle conoscenze formali e dei saperi della pratica assumendo una prospettiva di longue durée e mobilitando una chiave di lettura basata sulla filosofia dell’educazione e sull’epistemologia. In particolare, nella scia di alcune intuizioni di Stephen Toulmin, si argomenta che il prevalere dei saperi formali sia l’esito della svolta cartesiana all’inizio della modernità, che ha cancellato la dimensione corporeo-percettiva della conoscenza (e, contestualmente, svalutato il momento educativo). Di contro a tale approdo e al fine di rivendicare il valore epistemico della pratica, si propone il recupero dell’enfasi pragmatista sull’educazione degli artigiani come modello e la si legge attraverso una lente heideggeriana come una coltivazione del logos in quanto “opera della mano”.