Quando l'educazione è nella Rete. Per una pedagogia del social networking
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Abstract
I cosiddetti “internet studies” hanno messo in evidenza l’importanza della pedagogia, declinata anche come filosofia dell’educazione, quale scienza in grado di fornire, insieme alle altre scienze umane e della cultura, un contributo significativo per la comprensione delle implicazioni e delle potenzialità formative della Rete per l’essere umano nell’epoca dell’infosfera. Nel contesto di questo approccio interdisciplinare, con una focalizzazione sul curricolo e sulla formazione, si è andata strutturando nel corso degli ultimi anni quella che viene oggi definita come la “pedagogia del social networking”. Si tratta di una pedagogia che individua nell’interazione che avviene, ad esempio, nei social network – visti da questa pedagogia come contenitori per l’interazione comunicativa – la possibilità di sviluppo di un modello di apprendimento e formazione che non solo apre nuovi scenari all’educazione del futuro attraverso i new media ma permette anche di comprendere, attraverso un approccio critico, tutta la cultura contemporanea.
Pertanto, partendo dall’analisi di questo scenario e utilizzando una metodologia teoretica basata su approcci che saranno principalmente di tipo ermeneutico-decostruttivo e storico-dialettico, nell’articolo si traccerà il possibile quadro epistemologico nel quale collocare la “pedagogia del networking” all’interno degli internet studies, individuandone anche i problemi e le principali tematiche. Inoltre, l’articolo metterà in evidenza come questa specifica pedagogia si vada oggi configurando, come una “pedagogia della cultura” che si caratterizza per un approccio positivo e ottimistico ai nuovi media (con particolare riferimento ai social network), dai quali, dopo averne individuato vantaggi e svantaggi, intende far emergere le istanze pedagogiche che insegnanti e formatori dovranno essere aiutati a cogliere e a trasformare in contenuti e strumenti di comunicazione educativa efficace per il curricolo.
Nell’articolo verranno approfonditi, inoltre, i contributi degli studiosi di pedagogia critica David Trend ed Henry Giroux, che possono essere considerati i pionieri della pedagogia del networking. L’articolo si concluderà con l’evidenziare l’importanza dell’etica quale prassi pedagogica che, attraverso un processo di controllo, regolamentazione e vigilanza sulle interazioni comunicative nella rete e nei social network, spiana di fatto la strada a un uso consapevole ed educativo di questi ultimi.