Vivere all’interno di relazioni familiari tossiche. Traiettorie pedagogiche per prevenire e contrastare la violenza assistita intrafamiliare
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Abstract
Gli abusi e le violenze intrafamiliari, pur essendo fenomeni che si consumano tra le mura domestiche da secoli, costituiscono “una scoperta sociale” piuttosto recente messa in luce da una serie di trasformazioni che hanno caratterizzato, in particolare, gli ultimi cinquanta anni della storia occidentale tra cui: il venir meno della struttura patriarcale della famiglia e la perdita di autorità della figura paterna, l’affermarsi dei diritti delle donne e dei loro ruoli nei contesti extradomestici, i cambiamenti dei rapporti tra genitori e figli, l’aumento di legami interpersonali fragili contrassegnati da relazioni allentate, liquide, tossiche. A partire da queste considerazioni, il presente contributo intende focalizzare l’attenzione sulla violenza assistita intrafamiliare, un vulnus che oggi, in Italia, rappresenta la seconda forma più diffusa di maltrattamento nei confronti dell’infanzia e che affonda le sue radici nella violenza di genere. Si cercherà, infine, di sottolineare quale apporto possano dare l’educazione formale, non formale e informale per prevenire e contrastare tale fenomeno predisponendo percorsi formativi volti a promuove relazioni interpersonali e intergenere basate sul dialogo, sul confronto, sulla reciprocità e sul rispetto delle alterità.