Passione, compassione e tenerezza come eredità immateriale di etty hillesum per le professioni di cura: il diario come opzione fondamentale per il bene comune

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Anna Aluffi Pentini

Abstract

Il Diario di Etty Hillesum veicola un’opzione fondamentale per il bene comune. Secondo la Hillesum, morta 27enne ad Auschwitz, e che sceglie di restare accanto agli altri prigionieri, non si può vivere senza sentirsi responsabili del bene comune. Etty può quindi essere considerata con le parole di Maritain un “io generoso”, fino al sacrificio della vita. Un io che, scrivendo, indica, a chi lavora nelle relazioni di aiuto, la strada, per non perdere speranza e luminosità.

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Sezione
Buone Prassi