L'Università per la formazione delle educatrici e degli educatori al patrimonio storico-artistico: riflessioni a partire da una prima mappatura nazionale

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Anna Ascenzi
Patrizia Dragoni
Marina Sabatini
Ignacio Perlado Gonzales

Abstract

L’ormai imprescindibile necessità educativa e comunicativa delle istituzioni museali invoca una sempre crescente specializzazione dei professionisti incaricati di queste funzioni. Sebbene i requisiti delle educatrici e degli educatori, delle e dei responsabili dei servizi educativi siano ormai saldamente individuati, la nostra legislazione non riconosce tali figure professionali, aprendo di fatto ad uno scollamento tra le necessità  dei luoghi e degli istituti della cultura e i percorsi di formazione. Questi ultimi, non trovando riscontro nel riconoscimento professionale e dovendo rispondere a precise norme ministeriali in merito alla costruzione dei curricula formativi offerti ai vari livelli, dai diplomi di laurea ai corsi di dottorato, non possono che basare le proprie aperture didattiche all’educazione al patrimonio sulle sensibilità dei singoli Atenei, se non dei singoli docenti. Per verificare l’effettiva offerta formativa attualmente proposta dagli atenei nazionali è stata svolta una prima mappatura nazionale sui corsi di laurea di I e II livello, Scuole di Specializzazione e Master di I e II livello, in ambito storico-artistico.

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Sezione
Buone Prassi