Editor del numero: Isabella Loiodice, Anna Grazia Lopez

Che la differenza faccia paura appare evidente nello stabilizzarsi di una cultura dell’odio e della violenza – fisica e psicologica, materiale e simbolica, verbale e visiva – spesso consumata nel privato ma poi diffusa a livello globale attraverso la Rete. I molti volti della differenza – di genere, di età, di appartenenza etnica, culturale e sociale, di condizione psicofisica – si trasformano spesso in occasioni di esercizio della violenza (materiale e/o simbolica) nei confronti di chi diverge dai modelli canonici di rappresentazione dell’umano: le donne rispetto agli uomini; i bambini e le bambine rispetto agli/alle adulti/e; gli immigrati rispetto agli autoctoni; i diversamente abili rispetto ai cosiddetti normodotati, diventando così bersagli privilegiati di una cultura dell’odio che non conosce confini. In alcune recenti statistiche relative alla mappa dell’intolleranza a livello globale, al primo posto ci sono le donne, seguite dalle persone con disabilità, a conferma del permanere di stereotipi e pregiudizi che pure hanno visto realizzarsi, nel corso degli anni, numerose battaglie per la tutela dei diritti alla differenza.

Da un punto di vista pedagogico, come resistere alla violenza e come persistere nell’azione di contrasto a essa e, anzi, ampliarne la potenza e la diffusione attraverso l’educazione, nella molteplicità dei luoghi di vita e di esperienza? Come “entrare” nei meccanismi di costruzione di stereotipi e pregiudizi per provare a decostruirli, opponendo a essi logiche e pratiche di reale conoscenza e di comprensione reciproca?

Nell’approfondire teoria e prassi del costrutto della differenza (individuando e approfondendo una delle sue varie forme), si chiede agli Autori e alle Autrici di argomentare intorno alle reali possibilità di scrivere con altre regole le relazioni tra i generi, le culture, le età, le differenze psicofisiche, indagando e proponendo forme, linguaggi, contesti attraverso cui l’azione educativa può agire nella direzione dell’utopia pedagogica del rispetto e del riconoscimento di tutte le forme dell’alterità.

Scadenze:

Presentazione abstract (solo all’indirizzo mail metis@progedit.com): 05 Novembre 2024
Sottomissione proposte (solo attraverso piattaforma OJS della Rivista): 15 Ottobre 2025
Pubblicazione: Dicembre 2025