La ninna nanna e le attività di cura per l'educazione e lo sviluppo dei bambini e delle bambine

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Antonella Coppi

Abstract

La presente riflessione intende illustrare il canto della Ninna Nanna come attività musicale e di cura rituale per lo sviluppo emozionale ed educativo del bambino (Imberty, 2000, pp. 449-462). La memoria di esperienze specifiche e la loro contestualizzazione spaziale e temporale sono la base per la costruzione di autentiche strutture di conoscenza (Cambi, 2006). Recenti studi sull’importanza di esporre il bambino appena nato alla musica - e ancora prima della nascita - hanno dimostrato come il neonato è sensibile agli stimoli sonori e musicali con gesti diversi (sbatte le palpebre, spalanca gli occhi e fissa lo sguardo, gira la testa verso la fonte sonora, smette di piangere, ecc.); manifesta capacità discriminative verso i suoni reagendo in modi diversi al cambiamento di intensità, velocità, melodia e manifestando forme di memoria e apprendimento nei confronti di esperienze uditive prenatali (Woodward, 1992). Una volta che i neonati acquisiscono la capacità di rimanere svegli, tranquilli e vigili, le interazioni cambiano oggetto, prendendo forme diverse: le conversazioni melodiose e il canto hanno un ruolo di primo piano in questa fase di crescita e rappresenta un momento di comunicazione e di cura. Tali comportamenti vocali sono certamente influenzati dalla cultura, dai bisogni “presunti” dei neonati e dagli obiettivi specifici di cura ad esse rivolte. Il ricordo di specifiche esperienze e la loro contestualizzazione spaziale e temporale, costituiscono per il bambino le basi per la costruzione di veri e propri «schemi» di conoscenza (Annacontini, 2010). L’esperienza diretta con i linguaggi dell’arte in generale, e con quello musicale, in particolare, orienta lo sviluppo del bambino alla formalizzazione simbolica delle emozioni, sviluppando la capacità comunicare e di esprimersi sia nel senso della ricezione-ascolto sia nel senso della produzione-esecuzione (Minerva, F. P., & Frabboni, F. 2014). La Ninna Nanna, costruita sulla forma musicale della ripetizione, in cui la variazione è lasciata quasi sempre all’improvvisazione, assume un ruolo fondamentale ai fini della comunicazione tra il bambino l’adulto, genitore, educatore, tutore, che si esprime attraverso la pratica musicale più semplice e diffusa: il canto (La Face Bianconi, 2011).

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Sezione
Buone Prassi