La periferia come luogo materiale e simbolico, generativo di esperienza e di sapere, di cultura e di scienza, di dialogo e di confronto, controverso crocevia di scontro e di accordo, di discriminazione e di emancipazione, di progresso e di involuzione. Le periferie “servono” alla pedagogia perché qui essa trova infinite suggestioni atte a problematizzare l’esistente e mettere alla prova il proprio potenziale critico e riflessivo. La pedagogia “serve” alle periferie perché in essa queste trovano il miglior alleato per mantenere viva la mobilità dei propri confini e trasformare gli spazi e i tempi della marginalità, spesso intesi come residuali del centro, in spazitempi creativi e produttivi di rappresentazioni, immaginari, sistematizzazioni divergenti. Il margine, per via pedagogica, si configura come campo di continua oscillazione, come esercizio di ragione problematica che mette in discussione innanzitutto se medesima. MeTis intende esplorare le manifestazioni pedagogiche e didattiche che vivono del rapporto con le periferie, siano esse i quartieri suburbani delle metropoli o anche intere comunità che vivono di identità altre rispetto ai modelli culturalmente dominanti (zone interne, minoranze etno-linguistiche, comunità di migranti ecc.). Siano esse le periferie simboliche della controcultura (avanguardie artistiche, letterarie, politiche, culturali contemporanee) o della marginalità, dello svantaggio e della devianza (delle dipendenze, delle esclusioni, delle inabilità ecc.). Siano esse le periferie dei saperi (nuove discipline nate dalla contaminazione di sguardi altri sul mondo) o delle culture (risultanti dalle reazioni alle violenze delle culture dominanti con relative nuove costruzioni culturali). Siano esse, ancora, le pratiche formative ai margini dell’ortodossia disciplinare-scientifica con quanto esse hanno di contestativo e innovativo. Su tutto questo – e su quanto altro ancora di inedito potrà essere generato – la comunità scientifica è chiamata a interrogarsi e a tracciare percorsi di riflessione e di azione utili a riprogettare l’oggi e il domani dell’educazione.

Pubblicato: 2013-06-01