Parole in democrazia. L'alleanza tra pedagogia e giornalismo per una media and information literacy

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Viviana La Rosa
Eleonora Cosentino

Abstract

“Agendo e parlando gli uomini mostrano chi sono”, ricorda Hannah Arendt. Coerentemente con questa affermazione, il confine, non di rado fragile, tra esperienze di vita democratica e contesti non democratici sembra definito non solo dai modi e dalle forme con cui si agisce, ma anche dalle parole usate, a partire da quelle veicolate dai mezzi di informazione e dai media. Un corredo linguistico che non solo determina la comunicabilità dell’azione stessa, ma che plasma stili di vita e condizioni dell’agire sociale, politico, formativo.


Il flusso di parole in cui siamo immersi, in altri termini, costituisce tanto fonte educativa e “politica” della qualità democratica del tessuto socio-politico-culturale di un Paese, quanto presupposto per modellare la nostra “consistenza” etica ed emotiva e l’attitudine al confronto, democratico e/o non democratico, già a partire dalla prima infanzia.


A partire da queste premesse, il saggio intende esplorare il senso di un'alleanza strategica tra pedagogia e giornalismo quale possibile via d’accesso privilegiata per nutrire una riflessione sul rapporto “politico” tra le parole agite, la media and information literacy e una formazione della e per l’infanzia in prospettiva autenticamente democratica.

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Sezione
Saggi

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