Senza infanzia e senza drammi. Da Pinocchio a Max. La pedagogia nera narrata all'infanzia

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Rossella Caso

Abstract

Ragionare sul bambino implica innanzitutto intavolare un discorso sulla percezione che storicamente si è avuta dell’infanzia, perché ad essa è direttamente corrisposta la postura assunta nei suoi confronti da parte dell’adulto, quasi sempre tesa a “colonizzare” il bambino, condizionandone la crescita attraverso quella che in letteratura viene definita “pedagogia nera”. Oggetto del contributo sarà la sua rappresentazione in letteratura per l’infanzia, in particolare in Pinocchio di Carlo Collodi e nell’albo illustrato di Maurice Sendak Nel Paese dei Mostri Selvaggi.  Testi scelti perché, al di là delle pedagogie nere che descrivono, mostrano, stratificati, i volti delle infanzie “di carta” più autentiche, permettendo così di individuare, negli intestizi delle trame, le tracce di una “pedagogia bianca” a partire dalla quale ripensare le relazioni con le infanzie “in carne ed ossa”.

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Sezione
Saggi

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