Dal "valore soggettivo" al "bene comune"

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Giuseppe Annacontini

Abstract

La pedagogia si trova di fronte a responsabilità che, se consideriamo la storia degli ultimi settant’anni del nostro contesto socio-culturale,  raramente sono state altrettanto pressanti e impegnative. Ad essa, dunque, spetta prendere posizione in riferimento a “campi di crisi” che toccano il pedagogico non solo per ragioni di natura sistemico-causale ma anche, forse soprattutto, proiettivo-progettuale.


In tal senso, il focus che il presente articolo intende descrivere e promuovere è suggerire alla riflessività pedagogica una possibile via per realizzare il passaggio da una prospettiva del valore soggettivo a quella del bene comune, convinti che in questa prospettiva si possa avviare il ripensamento del senso stesso del pensare e fare educazione in direzione di una più elevata qualità umana ed ecologica.

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Sezione
Saggi

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