Antigone e la parentela-limite. La struttura familiare come prodotto psicopedagogico o del discorso sociale

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Mimmo Angelo Pesare
Chiara Agagiù

Abstract

Da Sofocle a Hegel, passando per le rielaborazioni del Post-strutturalismo, i codici della parentela hanno tracciato la fondatività del discorso sociale e dell’ordine simbolico, con tutte le contraddizioni e le aporie che, soprattutto dal punto di vista psicopedagogico, tale (pretesa) fondatività si è portata dietro i suoi modelli a-priori.Nel corso del Seminario VII (1960), Jacques Lacan tratta la figura sofoclea di Antigone come emblema del rapporto dialettico tra il soggetto e il codice sociale e come archetipo del conflitto tra queste due sfere all’interno dei percorsi di soggettivazione. È proprio all’interno della questione psicopedagogica della parentela – che per Lévi-Strauss è alla base della produzione di civiltà in senso universale – che Judith Butler rilegge l’Antigone lacaniano come nuovo paradigma di famiglia. Può esserci famiglia senza l’appoggio e la mediazione dello Stato? E può esserci lo Stato senza la famiglia che funga da sostegno e mediazione? Nel presente contributo indagheremo questa domanda per rispondere ai nuovi quesiti che riguardano le sfide della formazione del soggetto contemporaneo.

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Sezione
Saggi

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