MeTis è una rivista internazionale di Pedagogia, Didattica e Scienze della Formazione Open Access e peer-reviewed, il cui intento è promuovere l’apertura del mondo della formazione alle suggestioni, alle contaminazioni, al meticciamento, alle ibridazioni con tutte le scienze dell’uomo che ne possano allargare gli orizzonti di riflessione e problematizzazione, di sapere e azione, di scelta e di orientamento.

MeTis è una Rivista di classe "A" nei Settori concorsuali "11/PAED-01" e "11/PAED-02" (Pedagogia generale, Storia della pedagogia; Didattica, Pedagogia speciale e Ricerca educativa) dell'Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca. 

I romanzi di formazione, tra la grande tradizione del Bildungroman e i nuovi linguaggi narrativi. Numero 2/2025

2025-01-04


Editor del numero: Giuseppe Annacontini, Manuela Ladogana

Siamo agli albori del XIX secolo quando il Wilhelm Meister di Goethe segna, convenzionalmente, la nascita del Bildungroman, il romanzo di formazione, per quanto Redfield abbia sottolineato a più riprese la difficoltà di inquadrare tale categoria letteraria in maniera univoca e rigorosa.

Ciò non toglie fascino e importanza alle tante espressioni del romanzo di formazione che ripropone, oltre al piacere della lettura in sé, anche l’esperienza della sfida, della crescita, dell’esperienza formativa e trasformativa.

Il valore pedagogico di questa scrittura appare evidente, non meno che il suo trasformarsi in relazione ai cambiamenti sociali, culturali, immaginali e, soprattutto, mediali.

La nuova call di MeTis chiede di riflettere e proporre contributi che sappiano interpretare sia tradizionalmente, sia innovativamente il valore pedagogico del raccontare storie di formazione.

Quale il valore formativo di un classico romanzo di formazione? ma, anche, quali le prospettive aperte dalle nuove abitudini mediali che raccontano storia anche in soli 15 secondi? quali i valori che possono essere alla base di un insegnamento della scrittura narrativa per la formazione di soggettività progettuali ed emancipate? quali i grandi romanzi di formazione mai riconosciuti come tali? quali, invece, i “nuovi” romanzi di formazione?

 

Scadenze:

Presentazione abstract (solo all’indirizzo mail metis@progedit.com): 2 Maggio 2025

Sottomissione proposte (solo attraverso piattaforma OJS della Rivista): 1 Settembre 2025

Pubblicazione: Dicembre 2025

La differenza fa paura: l’educazione come contrasto alla violenza e per la promozione di una cultura dell’alterità. Numero 1/2025

2024-05-28

Editor del numero: Isabella Loiodice, Anna Grazia Lopez

Come resistere alla violenza e come persistere nell’azione di contrasto a essa e, anzi, ampliarne la potenza e la diffusione attraverso l’educazione, nella molteplicità dei luoghi di vita e di esperienza? Come “entrare” nei meccanismi di costruzione di stereotipi e pregiudizi per provare a decostruirli, opponendo a essi logiche e pratiche di reale conoscenza e di comprensione reciproca?

A partire dall'approfondimento del costrutto della "differenza", si chiede agli Autori e alle Autrici di argomentare intorno alle reali possibilità di scrivere con altre regole le relazioni tra i generi, le culture, le età, le differenze psicofisiche, proponendo forme, linguaggi, contesti attraverso cui l’azione educativa può agire nella direzione del rispetto e del riconoscimento di tutte le forme dell’alterità.

Scadenze:

Presentazione abstract (solo all’indirizzo mail metis@progedit.com): 05 Novembre 2024
Sottomissione proposte (solo attraverso piattaforma OJS della Rivista): 01 Aprile 2025
Pubblicazione: Giugno 2025

V. 14 N. 2 (2024): L’infanzia delle dittature

Gli ultimi dati del Democracy Index, a cura del Economist Intelligence Unit’s, ci restituiscono un mappamondo a macchia di leopardo dove solo il 6,4% della popolazione mondiale coinvolta nell’indagine vive in contesti che possono essere considerati “pienamente democratici”.

Ciò obbliga i ricercatori ad assumere una attenta postura epistemico-metodologica, improntata all’analisi delle condizioni storico-materiali dell’educazione, per ricavare e/o derivare le modellistiche pedagogiche (esplicite e implicite) che orientano la formazione degli immaginari, delle tavole etiche, delle formae mentis delle infanzie.
Cosa significa essere “infanzia nelle/delle dittature”? quale infanzia nasce ed è nata nelle dittature? quali “infanzie comunicano” le dittature?

Pubblicato: 2025-01-04

Cultura e insegnamento

Graziano Cavallini

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