Il corpo come Durchseelter in Edith Stein e il problema della formazione dell’identità

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Adriana Schiedi

Abstract

In un’epoca segnata dal mito del corpo e da un rinnovato interesse scientifico nei suoi confronti, vale ancora la pena esplorarlo nelle sue plurime significazioni per rendere perspicue quelle dimensioni che tutt’oggi permangono nell’ombra. A tal fine, il presente contributo, partendo da una impostazione antropologico-educativa, vuole soffermare l’attenzione sulla dimensione fondativa che il corpo assume nella prospettiva fenomenologica delineata da Edith Stein. Aderendo ad una visione tomistica, ella concepisce il corpo umano come Durchseelter, ossia un corpo compenetrato dall’anima, principio ontologico a partire dal quale è possibile cogliere la persona nel rapporto con il sé, con l’altro e con la sua diversità. Il carattere di originarietà con cui il corpo steiniano definisce l’essere-nel-mondo del soggetto schiude alla ricerca pedagogica un punto di osservazione privilegiato ai fini della comprensione della identità soggettiva e intersoggettiva.

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Sezione
Saggi

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