La pratica della pace e la cultura della nonviolenza: una scelta intenzionale
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Abstract
Mentre sono in corso guerre, ostilità esplicite e latenti l’educazione permanente e la formazione continua nelle zone di pace non si risveglia al dissenso. Negli interstizi delle università il percorso di guarigione dei testi e dei programmi da esaltazioni nazionalistiche e mistica della guerra non è ancora iniziato e la voragine relazionale contemporanea, non è curata da un lavoro educativo attraverso il quale l’umanità possa riconoscersi e rinnovarsi.
In questo contributo esploreremo la relazione maggiore-minore e il rinnovamento che la pratica dell’equivalenza, dell’intenzionalità come capacità di scegliere di posticipare lo stimolo, possa condurre l’essere umano a essere cittadino in uno spazio pubblico di azione civica. Nel tentativo di decostruire il paradigma della violenza che spesso sottende la nostra comunicazione e i nostri agiti quotidiani, esploreremo anche le attività del percorso Edumana realizzato nella città di Milano.