Oltre la razionalità neoliberista al lavoro

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Fabrizio d'Aniello

Abstract

La tendenza della razionalità neoliberista a economicizzare ogni aspetto dell’esistenza e l’ipertrofia di una dimensione economica eticamente distorta si riflettono su una visione riduttiva della persona e delle sue potenzialità di sviluppo, con ripercussioni sul piano educativo-formativo e sulla rappresentazione della realizzazione umana. Ne consegue la necessità di un confronto tra logica economica e logica pedagogica, a partire anzitutto dal lavoro, in quanto dispositivo cruciale per l’espansione della “verità” economica. A queste tematiche è dedicato l’articolo, il quale dapprima si sofferma brevemente su una critica pedagogica alla teoria del capitale umano e poi si focalizza sul capitale umano al lavoro, opponendo all’antropologia e alla teleologia neoliberiste una riflessione pedagogica tesa a ricomprendere i luoghi di lavoro come luoghi di relazioni significative, orientate a nutrire il desiderio di crescere insieme in umanità a discapito del godimento prestazionale.

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Sezione
Saggi

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