I media hanno rappresentato e rappresentano ancor oggi lo strumento privilegiato di diffusione delle informazioni, di confronto e discussione di modelli culturali, a sostegno e garanzia del dibattito pubblico e dei processi di democratizzazione della società. Tuttavia, tale “mandato” si è col tempo complessificato, diventando, contemporaneamente e contraddittoriamente, strumento di manipolazione dell’opinione pubblica, soprattutto per la pervasività ed estensione, nel tempo e nello spazio, dei media utilizzati. Tutto ciò al punto di rendere difficile individuare il confine tra condizionamento e libertà di pensiero e di scelta.
Rispetto a tale scenario, cosa può fare l’educazione? Come può aiutare le donne e gli uomini a scoprire le potenzialità e le insidie che si nascondono, innanzitutto, nella Rete e a educare all’utilizzo corretto dell’informazione e della comunicazione mediale come esercizio reale di cittadinanza attiva?

Pubblicato: 2020-07-07