Female Hip Hop Activist. Un incrocio intersezionale

Contenuto principale dell'articolo

Umberto Zona
Martina De Castro
Fabio Bocci

Abstract

Con il tramonto delle classi sociali novecentesche, l’intersezione tra sesso, razza e classe non sembra più costituire un paradigma, quanto piuttosto un costrutto ad assetto variabile in cui, di volta in volta, uno dei tre elementi costituenti emerge come trainante. Ciò ha delle ripercussioni anche nel campo dell’arte e della cultura. Nell’ambito dell’Hip Hop, ad esempio, le rapper afroamericane propongono un’immagine femminile in cui la rivendicazione della propria blackness si accompagna alla consapevolezza della fluidità dell’identità sessuale e alla necessità di affondare certi stereotipi per i quali l’impegno politico deve necessariamente coincidere con la “sobrietà” dei comportamenti. Come si evince dai loro videoclip nei quali vengono simbolicamente inoculati frame che richiamano le Black Panthers o il più recente movimento di Black Lives Matter, ci si può battere contro la discriminazione razziale e di classe senza rinunciare a una politica del desiderio, il che apre a interessanti riflessioni di carattere educativo.

Dettagli dell'articolo

Sezione
Saggi

Articoli simili

<< < 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 > >> 

Puoi anche Iniziare una ricerca avanzata di similarità per questo articolo.