Dare corpo a un nuovo senso di sé come alterità

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Rita Casadei

Abstract

Il fatto che la materia sia costituita da energia sottile – che sembra configurarsi sotto forma di informazione – come influenza la concezione della corporeità e dell’essere umano nella sua integralità? A partire da un nuovo paradigma per cui il corpo non è più macchina e insieme di apparati autonomi, ma sistema interagente in cui nulla all’interno è separabile ed è in costante interazione con l’ambiente esterno, quali nuovi bisogni formativi riconoscere e come provvedervi? Questo impegna a una visione di sé e del mondo in termini di un’alterità che promuova reciprocità dialogale sulla dualità oppositiva, tanto nella conoscenza di un sé ancora altro (possibile e inesplorato), tanto nell’esperienza del mondo come l’altra parte di sé. Ne consegue una ridefinizione di ben-essere e essere bene in un’accezione profonda, complessa e plurale di equilibri-integrazioni-armonie dell’essere umano con se stesso e con l’altro (in senso vasto, includendo anche la più ampia dimensione cosmica).

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Sezione
Saggi

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