Senza lavoro e fuori dal tempo? La temporalità come variabile centrale per ripensare il rapporto tra individuo ed esperienza del lavoro

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Manuela Laura Palma
Andrea Galimberti

Abstract

Le organizzazioni lavorative sono tra i dispositivi che maggiormente impattano sulla temporalità degli individui modellandone, spesso microfisicamente, l’esistenza dentro e fuori i confini, sempre più labili, del lavoro. Proprio questa temporalità imposta come vincolo dalle organizzazioni con diversi gradi di flessibilità, ma troppo spesso sotto-tematizzata, può essere indicata come una delle principali cause di fenomeni come il quite quitting o la great resignation e sembra essere riconosciuta tra le ragioni per cui sempre più spesso, specie tra i giovani, sembra farsi strada le possibilità, fino a qualche tempo fa impossibile e impensabile, di contemplare una vita senza lavoro. L’ipotesi di fondo che guida il presente contributo è strutturata sull’idea che affrontare il tema della temporalità nel mondo delle organizzazioni e, contemporaneamente, all’interno dell’educazione formale possa promuovere nuove possibilità di incontro tra individuo e organizzazione nonché aprire a modalità di abitare questa dimensione in direzioni creative, inedite e più sostenibili

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Sezione
Saggi

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