Bambini contro i muri. L’infanzia infranta della Shoah tra romanzo, cinema e graphic novel
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Abstract
Il saggio si propone di ripercorrere l’immagine dell’infanzia violata dalle dittature. Lo fa lavorando su un vettore storico-letterario-cinematografico filtrato da una lente pedagogica che, nel senso di una pedagogia della storia e della narrazione, intende assumere il “precipitato” educativo degli eventi tragici (Gennari, 2016) per restituire insegnamenti indelebili.
Due libri diversi e prossimi al contempo – Il pianista di W. Szpilman e Maus di A. Spiegelman – vengono accomunati da un’immagine terribile; da una tragica testimonianza: bambini uccisi da soldati nazisti solo perché sorpresi in strada, perché parte di un “sottoinsieme umano” da eliminare con inaudita brutalità. I due autori riportano, mediante narrazioni affidate a pagine scritte e illustrazioni, l’agghiacciante pratica della soppressione dei bambini piccoli contro i muri; sbattuti con violenza per soffocarne pianti e lamenti; quasi macabro gioco; ingranaggio perverso di un più ampio, meccanico e terribile genocidio.