Aikidō pedagogy between theoretic knowledge and practical knowledge

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Roberto Travaglini

Abstract

L’articolo tenta di individuare le linee paradigmatiche per una possibile integrazione tra il pensiero culturale di una visione pedagogica tipicamente occidentale e la filosofia che sta alla base della disciplina aikidoistica, di derivazione giapponese e per questo imperniata intorno a un approccio al contempo teorico e pratico nella costruzione del sapere, capace quindi di coniugare il sapere formale con il sapere pratico. Nella cultura giapponese, come in genere in quelle estremo-orientali, non si è mai verificato un reale scollamento tra il braccio e la mente, tra il teorico e il pratico, come invece la nostra storia ha vissuto e che continua a segnare i nostri sistemi formativi, in cui il teorico e il pratico ormai da secoli faticano a integrarsi.


Sono pertanto molte le potenzialità individuabili nel possibile incontro dei sistemi educativi dell’aikidō con le pedagogie occidentali contemporanee, soprattutto le potenzialità inerenti all’intelligenza del corpo e alle sue correlate funzioni cognitive, motorie ed espressive, un’intelligenza oggi sempre più rivalutata a fronte di quelle linguistica e logico-matematica, ampiamente dominanti nella scuola tradizionale. In particolare, da questa alleanza la formazione degli studenti e degli educatori potrebbe trarre importanti spunti pedagogici nello sviluppo di abilità e competenze che la nostra tradizione tende a trascurare o a lasciare in secondo piano, potenziando in questo modo il piano teorico del sapere con una sua sempre più diretta integrazione con quello più strettamente pratico.

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Sezione
Saggi