Bagagli d'infanzia. Immanenza dell'educazione. Resistenza e resilienza nel regime nazista: dalle lettere di Anneliese Treumann e Lina Moos (1933-1942)

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Elisabetta Villano

Abstract

Nel 1933 Anneliese Treumann compie 10 anni (Fazio, 2023). All’infanzia serena nella famiglia ebrea seguono le persecuzioni con Oma Lina, fino alla deportazione e alla morte ignota. Eppure, dalle sue lettere l’infanzia affiora presente, nei mobili che vanno di casa in casa, nel corredo, nei libri, nelle parole del nonno: a testa alta. L’educazione familiare, intrisa di Bildung ebraico-tedesca (Kaiser, 1999), nutre la resistenza (Mantegazza, 2021): Anneliese va avanti, si mostra allegra, desiderosa di fare e imparare.


Cogliendo nella famiglia la prima fonte di resilienza, attento alla problematicità del rapporto tra pedagogia e Shoah (Mantegazza, 2010; Vaccarelli, 2023), lo studio indaga attraverso le lettere di Anneliese Treumann e Lina Moos il nesso tra infanzia, resistenza e resilienza nella dittatura soffermandosi sul valore delle cose che fanno casa e adattano al mondo (Coccia, 2021), incarnando e salvando la base sicura (Bowlby, 1988).

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